lunedì 12 novembre 2012

LISANDRO ALONSO

Nato a Buenos Aires il 2 giugno 1975, è un regista e sceneggiatore argentino.
Dopo aver frequentato l'Universidad del Cine, nel 1995 ha co-diretto con Catriel Vildosola il cortometraggio Dos en la Vereda. Ha lavorato come assistente tecnico del suono in molti altri cortometraggi e ha assistito alla regia Nicolas Sarquis per il film Sobre la Tierra. Il suo esordio al lungometraggio risale al 2001 con La Libertad, presentato nella sezione Un Certain Regard a Cannes. Nel 2004 è la volta di Los Muertos, che ha ricevuto numerosi premi internazionali, tra cui quello del Miglior Film al Torino Film Festival. Nel 2003 ha fondato la 4L, una società di produzione per i suoi lavori, con sede a Buenos Aires.

sabato 10 novembre 2012

ALBERTINA CARRI

Nata a Buenos Aires nel 1973 è una regista, sceneggiatrice e attrice argentina.
Orfana di entrambi i genitori dall'età di 4 anni, passa la sua infanzia con i nonni e le sorelle.Studia sceneggiatura presso la Fundacion Universidad del Cine di Buenos Aires e nel 1988 comincia a lavorare al suo primo film No quiero volver a casa che uscirà nel 2001. Il tema centrale dei suoi film rappresenta i nuclei famigliari: da No quiero volver a casa a La Rabia, passando per l'autobiografico Los Rubios (2003) e l'incestuoso Geminis (2005), presentato nella sezione Quinzaine al Festival di Cannes.

giovedì 23 agosto 2012

MIKLOS JANCSO'

Nato a Vàc, il 27 settembre del 1921, è un regista e sceneggiatore ungherese.
Jancsó ha raggiunto fama internazionale a partire dalla metà del 1960, con opere come The Up Round (Szegénylegények, 1965), Il rosso e il bianco (Csillagosok, katonák, 1967) e Salmo Rosso (Meg ker una Nep, 1971). I suoi film sono generalmente caratterizzati da una grande eleganza coreografica, ambientati in ambienti rurali e in vari periodi storici. Uno dei temi frequenti nei suoi film è l'abuso di potere, infatti in Ungheria, sotto il periodo del comunismo e dell'occupazione sovietica,le sue opere sono state spesso contestate. Al Festival di Cannes del 1972, Jancsò viene premiato come Miglior Regista per Salmo Rosso. L'anno successivo in Ungheria, gli è stato conferito il prestigioso premio Kossuth. Nel corso degli anni ha inoltre ricevuto altri premi sia a Cannes che a Venezia.


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domenica 5 agosto 2012

LEOS CARAX


Nato a Suresnes, il 22 novembre del 1960, è un regista, attore e critico cinematografico francese.
Carax è noto per il suo stile poetico e per le sue tormentate rappresentazioni dell'amore. Ha iniziato la sua carriera come critico cinematografico, a cui sono seguite le realizzazioni di alcuni cortometraggi. Ha poi esordito nel 1984 con Boy Meets Girl, da cui è iniziata anche la collaborazione con l'attore Denis Lavant. Tra le sue opere più note: Gli Amanti del Ponte (1991), il controverso Pola X (1999) e il mediometraggio Merde, inserito nel film collettivo Tokyio! (2008). L'ultimo lavoro di Carax è Holy Motors, interpretato sempre da Lavant e in competizione per la Palma d'Oro al Festival di Cannes 2012.


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Tokyo! (2008)

sabato 7 luglio 2012

TERESA VILLAVERDE


Nata a Lisbona nel 1966, è una regista portoghese, tra le più importanti che si sono formate con la nuova generazione di cineasti nel Portogallo degli anni '90.
Dopo aver partecipato anche a diverse produzioni come attrice, scenografa, soggettista e assistente alla regia, esordisce direttamente dietro la macchina da presa nel 1991 con A Idade Maior, a cui segue nel 1994 Três irmãos, presentato in concorso a Venezia. Uno dei suoi lavori più importanti è Os Mutantes (1998), interpretato dalla giovane attrice Ana Moreira, che sarà anche la protagonista di Transe (2006). Entrambi questi due film sono stati presentati a Cannes. Nel 2004, assieme a registi del calibro di Bela Tarr e Sharunas Bartas, partecipa al progetto collettivo Visions of Europe con il cortometraggio Cold Wa(Te)R. Villaverde è stata ospite anche in Italia all'Alba International Film Festival e al Festival del Cinema Europeo di Lecce. La sua ultima pellicola è Cisne (Swan) presentato nella sezione Orizzonti 68 all'ultima Mostra del Cinema di Venezia.

sabato 30 giugno 2012

ROBERT BRESSON




Robert Bresson (1901-1999) era un regista, sceneggiatore e soggettista francese. Considerato e riconosciuto come maestro del cinema minimalista, nonchè come uno dei migliori e più importanti registi mondiali. Spesso descritto come un "pittore" di film, in 40 anni ne ha diretti solamente 13, ma erano tutte pellicole molto particolari che tendevano verso radicali, e a volte controverse reinterpretazioni di grandi classici della letteratura, da Dostoevskij e Tolstoj a Diderot. Nelle storie che raccontava, Bresson era particolarmente attento ai dettagli e tendeva ad usare attori non professionisti che lui chiamava "modelli". Tra le sue opere di maggior rilievo bisogna ricordare: Au Hasard Balthazar (1966), una parabola sulla vita e la morte di un asino che diventa una riflessione sul male e sulle sue influenze sulla vita degli uomini, e il successivo Mouchette (1967), anch'esso una cupa riflessione sul male attraverso la storia del suicidio di una giovane donna.
Il suo ultimo lavoro è stato L'Argent (1983), ispirato ad un racconto di Tolstoj e vincitore a Cannes del Grand Prix du cinéma de création.
Bresson è anche colui che ha maggiormente ispirato il regista contemporaneo francese Bruno Dumont, considerato da molti critici come un suo degno erede.


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Au Hasard Balthazar (1966)

sabato 23 giugno 2012

STEVE McQUEEN




Nato a Londra nel 1969, è un videoartista, regista e sceneggiatore inglese.
Dopo aver studiato al Chelsea College of Art and Design e al Goldsmiths College, ha frequentato la Tisch School di New York. Tra il 1993 e il 1997 realizza le sue prime pellicole, Bear e Deadpan. Nel 1999 ha presentato una sua mostra di sculture e fotografie presso la London Institute of Contemporary Arts, dove si è aggiudicato il Turner Prize. Venezia lo ospita per ben due volte alla Biennale di Arti Visive (nel 2007 e nel 2009), dove l'artista espone le proprie opere.
Il suo esordio cinematografico avviene nel 2008 con il film Hunger, dove inizia anche la sua collaborazione con l'attore Michael Fassbender, aggiudicandosi la Caméra d'or per la miglior opera prima al 61° Festival di Cannes. La coppia McQueen/Fassbender funziona alla grande e nel 2011 esce il provocatorio Shame, con cui Fassbender si aggiudica la Coppa Volpi al 68° Festival di Venezia. Attualmente McQueen vive e lavora in Gran Bretagna.


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Hunger (2008)

mercoledì 6 giugno 2012

PEDRO AGUILERA


Nato a San Sebastian, Guipúzcoa nel 1977. Dopo la laurea in Belle Arti presso l'Università Complutense di Madrid ha lavorato come disegnatore storyboard per diverse agenzie pubblicitarie. Ha frequentato diversi seminari presso le scuole cubane di San Antonio de los Baños, scrivendo varie sceneggiature, producendo e dirigendo alcuni cortometraggi.
In Messico ha lavorato come assistente alla regia di Carlos Reygadas nel film Battaglia nel Cielo. Il suo primo lungometraggio è La Influencia, presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2007. Il suo ultimo film è Naufragio (2010).


giovedì 31 maggio 2012

REHA ERDEM




Nato a Instanbul nel 1960, è un premiato regista e sceneggiatore turco.
Ha frequentato la Galatasaray High School e ha studiato storia alla Bogazici University, prima di partire, nel 1983, per intraprendere la carriera nel campo del cinema. Il 23 Marzo del 2010 ha ottenuto un premio come miglior regia per il film Hayat Var (My Only Sunshine), 2008. Il suo viaggio cinematografico parte nel 1988 con il lungometraggio A Ay (Oh Moon) ed è proseguito con: Kac Para Kac (A Run for Money), Korkuyorum Anne, Bes vakit, Hayat Var, fino ad arrivare a Kosmos (2010).

sabato 19 maggio 2012

KELLY REICHARDT


Regista e sceneggiatrice specializzata nel cinema indie americano. Il suo film d'esordio River of Grass (1994) è stato nominato a tre Indipendent Spirits Awards e al Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival. Dopo due cortometraggi, tra cui uno sulla guerra in Iraq, nel 2006 realizza Old Joy, basato su una storia di Jon Raymond e interpretato dal cantautore Will Oldham. Il film ha vinto vari premi, dalla Los Angeles Film Critics Association, al Rotterdam International Film Festival. Wendy and Lucy (2008), anche questo basato su un racconto di Jon Raymond, il quale ha collaborato alla sceneggiatura, vine candidato a due Spirit Awards, tra cui uno come miglior film.Attualmente Kelly Reichardt insegna cinema al Bard College. Il suo ultimo lavoro è Meek Cutoff, un western presentato alla 67 Mostra del Cinema di Venezia e interpretato nuovamente da Michelle Williams, già protagonista di Wendy and Lucy.

mercoledì 9 maggio 2012

CARLOS REYGADAS


Nato a Città del Messico nel 1971 è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. 
Dopo la laurea si trasferisce a Bruxelles per coltivare la sua passione per il cinema e nel 2002, ingaggia una troupe di amci e attori non professionisti per il suo folgorante lungometraggio d'esordio: Japòn. Il film riceve la menzione speciale della giuria della Caméra d'or al Festival di Cannes dove, negli anni successivi, verranno presentati anche glia altri suoi film: Battaglia nel Cielo (2005) e Stellet Licht (2007). Lo stile di Reygadas si avvicina parecchio al cinema di Andrei Tarkovsky, tra i suoi punti di riferimento ci sono anche Dreyer, Antonioni e Kiarostami.

lunedì 30 aprile 2012

BRUNO DUMONT


Nato a Bailleul in Francia, nel 1958, è un regista, sceneggiatore e professore di filosofia. Al momento ha diretto 6 lungometraggi e due corti, tutti confinanti a metà strada tra il dramma realistico e il cinema d'avanguardia. I suoi film hanno vinto numerosi premi al Festival di Cannes: L'Umanità (1999) e Flandres (2006) si sono aggiudicati il Gran Premio della Giuria, Hadewijch (2009) ha vinto il Premio della Critica Internazionale (FIPRESCI Prize) per la presentazione speciale al Toronto Film Festival. Per i suoi film Dumont non scrive sceneggiature tradizionali, ma romanzi completi che poi sono alla base del suo cinema, spesso considerato come provocatorio, mostrando immagini e situazioni di estrema violenza e brutalità. Il regista paragona invece i suoi lavori alle arti visive. Amante di Kubrick, Bergman, Pasolini, Rossellini e Kiarostami, è stato spesso considerato un erede artistico di Robert Bresson. Assieme a nuovi autori quali Gaspar Noè, Marina De Van, Claire Denis, Dumont entra nella cerchia della cosiddetta "New Extremity French Cinema".
L'ultimo suo film è Hors Satan (2011), presentato nella Sezione Un Certain Regard di Cannes e già considerato come l'apice di tutta la sua filmografia.

sabato 28 aprile 2012

WERNER HERZOG


(Monaco di Baviera, 5 settembre 1942) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e attore tedesco. È un importante esponente del cosiddetto "Nuovo cinema tedesco". Ha prodotto, scritto e diretto più di 50 pellicole, ha inoltre pubblicato libri ed è stato regista di opere liriche.
A 14 anni fu ispirato dalla voce di un'enciclopedia sulla regia cinematografica, che gli diede (secondo lui) tutto ciò che gli serviva per iniziare come regista - a parte la cinepresa da 35 millimetri che il giovane Herzog rubò alla scuola di cinema di Monaco. Verso la fine del 1968 Herzog partì per l'Africa con una troupe e vi passò quasi tutto l'anno successivo. Nonostante varie vicissitudini (tra cui malaria, tempeste di sabbia e arresti) raccolse materiale per tre film: il documentario per la TV I medici volanti dell'Africa orientale, il "documentario surreale" Fata Morgana, e il film sui nani "Anche i nani hanno cominciato da piccoli".

VERA CHYTILOVA'


(Ostrava, 2 febbraio 1929) è una regista ceca, pioniera del cinema ceco e rappresentate del cinema d'avanguardia. 
Viene considerata uno dei migliori registi della Repubblica Ceca. Bandita dal governo durante gli anni '60, è conosciuta soprattutto per il suo film Le margheritine (Sedmikrásky).

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VELASCO BROCA


Nato ad Amurrio, in Spagna, nel 1978. Realizza il suo primo cortometraggio in Super8 (Footsie, 1999). Questo apre le porte ad altri ambiziosi progetti come il cortometraggio in 16 mm. Kinky Hoodoo Voodoo, che racconta la storia di un'invasione aliena che si nutre di bambini spagnoli. Il film ha ricevuto numerosi premi ed è stato proiettato ai festival di Sitges, San Sebastian e Marienbad. Sempre un'invasione aliena è la protagonista di Avant Petalos Grillados, realizzato nel 2007 e con il quale ha vinto il premio come miglior cortometraggio sperimentale al Slamdance Film, è stato nominato per il Melies d'Oro 2008 e ha fatto la sua apparizione anche al Torino Film Festival dello stesso anno. Attualmente Velasco Broca insegna regia cinematografica e dirige un'etichetta discografica di musica elettronica sperimentale.

TOSHIO MATSUMOTO


(nato il 25 marzo del 1932) è un regista giapponese e video artista. 
E' nato a Nagoya, Aichi, in Giappone e si è laureato all'Università di Tokyo nel 1955. Il suo primo cortometraggio è stato Ginrin (1955), a cui sono seguiti altri numerosissimi cortometraggi molto sperimentali. Tuttavia il suo film più famoso è Funeral Parade of Roses (aka Bara no soretsu). Funeral Parade of Roses ha pesantemente influenzato Stanley Kubrick per il suo Arancia Meccanica. Matsumoto ha pubblicato numerosi libri di fotografia e attualmente è professore e preside di Lettere presso l'Università di Kyoto, di Arte e Design. Egli fu anche il Presidente della Società Giapponese delle Arti e delle Scienze Image.

THIERRY ZENO


(nato il 22 aprile del 1950 a Namur) è un autore-regista belga. 
Tra i suoi film, il controverso Vase de Noces (1974), e un documentario: Basta Ya! Le Cri des sans-visage (1995-1997) contro i ribelli zapatisti del Chiapas, Messico. 
Zeno ha creato un reparto "video" presso l'Académie de Dessin et des Arts Décoratifs de Molenbeek-Saint-Jean, dove fu insegnante dal 1985 al 1999 e dal 1999 è direttore.

STAN BRAKHAGE


(14 gennaio 1933 – 9 marzo 2003) è stato un regista statunitense, considerato uno dei maggiori e più influenti filmmakers sperimentali del XX secolo.
Brakhage nasce come Robert Sanders in un orfanotrofio di Kansas City, Missouri. Il 4 febbraio viene adottato da Ludwig e Clara Brakhage che lo chiamano James Stanley Brakhage. Dopo la separazione dei genitori, all’età di sei anni, Stan e la madre si trasferiscono a Denver, Colorado. Da ragazzo cantava come piccolo soprano, esibendosi anche alla radio. Si iscrisse alla South High School di Denver, la sua principale ambizione era quella di diventare poeta. A scuola vide l’”Orfeo” di Jean Cocteau, che lo aiutò a comprendere che fare film poteva essere considerata un’arte tanto quanto la poesia. Dopo la scuola, si iscrisse al Dartmouth College che però abbandono dopo soli due mesi a causa di un esaurimento nervoso. Tornò in Colorado a trovare il padre, il quale acconsentì a dargli i soldi destinati agli studi universitari per acquistare la sua prima cinepresa. Il suo primo film, Interim, è del 1952. In questo periodo Stan è stilisticamente influenzato soprattutto dagli scritti di Ejzenštejn, dai film di Jean Cocteau e dal neorealismo italiano. Gradualmente, i suoi film si discostano sempre più dal racconto tradizionale (cruciale in tal senso è il suo primo film non sonoro, Wonder Ring, del 1955). Anticipation of the Night (1958) costituisce sicuramente la sua prima grande incursione nella “visione soggettiva”: le immagini dense di lirismo rappresentano lo sguardo in prima persona di un uomo che riusciamo a vedere solo come ombra. Dopo alcuni periodi trascorsi a New York e a San Francisco, Brakhage sposa nel 1957 Jane Collom e si trasferisce a Princeton, New Jersey. Due anni dopo ritornano in Colorado, fra le montagne. La loro vita familiare, con i loro figli, costituisce il principale argomento di molti dei suoi film realizzati negli anni ’60 e ’70. A questi affianca film completamente astratti come lo studio sull’acqua di Song 22 (1966) e Text of Light (1974), realizzato filmando le rifrazioni luminose di un posacenere di cristallo. La maggior parte dei suoi lavori sono in pellicola 8mm o 16mm e spesso egli ha dipinto la pellicola a mano o graffiato direttamente l’emulsione e, qualche volta, ha anche usato tecniche di collage. Per Mothlight (1963), ad esempio, ha incollato direttamente sulla pellicola ali di insetti, foglie e rametti. In totale, Brakhage ha realizzato quasi quattrocento film nell’arco di cinquant’anni circa di carriera. Tra i più importanti, oltre i già citati, ricordiamo: Window Water Baby Moving (1959), incentrato sulla nascita del primo figlio; 23rd Psalm Branch (1966-67), una meditazione sulla guerra con filmati dei luoghi in cui viveva in Colorado intervallati a immagini di repertorio della Seconda guerra mondiale e Dog Star Man (1961-64), probabilmente il suo film più celebre. Brakhage è stato anche un grande appassionato delle altre arti. Profondamente influenzato dalla poesia di Gertrude Stein e Robert Duncan come anche da molti pittori e compositori di musica classica. Era anche molto appassionato di storia e un cinefilo che non disdegnava la visione dei prodotti hollywoodiani pur non considerandoli arte. Importante ricordare che Brakhage ha scritto anche alcuni libri tra i quali ricordiamo Metaphors on Vision (1963) (pubblicato anche in Italia da Feltrinelli ma da lungo tempo fuori catalogo) e Telling Time: Essays of a Visionary Filmmaker (2003), uscito postumo. Dal 1969 ha insegnato Storia ed Estetica del Cinema presso l’Art Institute of Chicago e dal 1981 presso l’Università del Colorado. Nel 2002 si trasferisce in Canada con la nuova moglie Marilyn, sposata nel 1989, e i due figli più giovani. Muore a Victoria, British Columbia per un cancro alla vescica probabilmente causato dalle tinte utilizzate per colorare le pellicole.

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SIMON STAHO


Regista danese Simon Staho (nato il 2 giugno del 1972) ha lavorato con una serie di rinomati attori svedesi, tra cui Mikael Persbrandt, Noomi Rapace, Erland Josephson, Lena Endre, Lena Olin, Pernilla August, Michael Nyqvist, e Maria Bonnevie. 
Con un cast di attori svedesi, Staho ha diretto Natt och Dag / Giorno e Notte (2004), vincitore del premio Silver Hugo a Chicago. Il film inizia con una voce fuori campo, dicendo al pubblico che l'11 settembre 2003, un uomo di nome Thomas si è suicidato sparandosi alla testa. Il resto del film descrive la giornata che ha portato l'uomo a questo atto.

SIMON RUMLEY


Nato nel 1970 è un regista e sceneggiatore inglese.
Inizia la sua carriera come regista nel 1993, con due cortometraggi: Laughter, e il successivo Phew (1994). Nel 2006 dirige l'allucinato e psichedelico The Living and the Dead, lungometraggio che lo porta alla notorietà. Il suo ultimo film per il grande scherno è il thriller Red White & Blue (2010).


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SHINYA TSUKAMOTO


(Tokyo, 1 gennaio 1960) è un regista e attore giapponese, considerato capofila del cinema cyberpunk nipponico.
Nel 1989 Tsukamoto scrive, produce, dirige e monta un film a basso costo che diviene ben presto noto in tutto il mondo: Tetsuo. In questo come in molte altre sue opere del primo periodo viene fatto ampio uso della tecnica dello stop-motion non solo per far muovere gli oggetti ma anche per muovere gli attori all'interno della città, producendo un effetto ormai classico nel cinema cyberpunk.

SHARUNAS BARTAS


(Šiauliai, 16 agosto 1964) è un regista e produttore cinematografico lituano, uno dei massimi esponenti del cinema baltico.
Si interessa di cinema fin da adolescente. Il suo primo lavoro, che gli consentirà l'accesso al VGIK di Mosca, è Tofolaria, un documentario su una delle ultime popolazioni autoctone siberiane. Il suo lavoro di diploma è il mediometraggio Praejusios dienos atminimuiv (In memoria dei giorni passati, 1990) in cui un marionettista di strada ci guida dall'alba al tramonto lungo le strade ed i visi di una città baltica segnata dalla storia. Sono questi infatti gli anni in cui la Lituania ha iniziato il suo doloroso percorso di indipendenza da Mosca ed è in questo clima di mutamento che Bartas decide di fondare la sua casa di produzione Kinema Studija dando il via alla rinascita del cinema lituano e al circuito di registi indipendenti (tra cui Vildziunas, Stonys, Matelis). Nel 1991 sposta la sua attenzione con Trys dienos su Kaliningrad, importante porto russo sul Baltico, ormai decaduta assieme al regime. Abbandonato l'occhio puramente documentaristico si dedica alla descrizione di una generazione oppressa da una stagnante decadenza. Con questo film inizia la collaborazione con l'attrice Katia Golubeva, conosciuta al VGIK, da cui avrà un figlio. il film tratta del viaggio speranzoso di due giovani di campagna, l'arrivo in una Kaliningrad devastata, l'incontro con due coetanee disilluse che li preparano a risalire sul treno del ritorno con la tradita speranza di un viaggio per il miglioramento. Con questo film, selezionato e premiato al Berlin International Film Festival e al FantasPorto, cattura l'attenzione dei critici e cineasti europei. Nel 1994, inizia la sua produzione di film girati in ambienti chiusi e isolati, è la volta di Koridorius, dove il corridoio è il collegamento tra le diverse stanze e esistenze che lo abitano, smantellando la concezione temporale e proiettandoci in una dimensione mentale. Al film partecipano oltre alla Golubeva il famoso regista teatrale Eimuntas Nekrošius. È con questo film che viene conosciuto in Italia, vincendo il premio C.I.C.A.E. al Torino Film Festival nel 1995. Due anni dopo è la volta di Namai (A casa), dove un giovane (Francisco Nascimento) si aggira fra gli ambienti di una villa decadente immersa nel bosco, e osserva distaccatamente ciò che vi accade. La sceneggiatura dalle inflessioni visionarie e simboliche è scritta a quattro mani con la Golubeva. Nel film compaiono anche Valeria Bruni Tedeschi, Alex Descas e il regista francese Leos Carax che è stato tra i primi registi europei ad ammirare e scrivere su Bartas, facendogli interpretare il ruolo di capo rivoluzionario nel suo film Pola X. Il film è stato presentato al Festival di Cannes nel 1997. In Italia i film di Bartas sono stati conosciuti grazie a Fuori Orario di Enrico Ghezzi, alle selezioni dei festival di Torino e Venezia. Nel 1998 è stato membro della giuria per il Festival Cinematografico di Venezia. Nel 2007 la Fiera del libro di Torino gli dedica una retrospettiva e nel novembre del 2008 gli è stato consegnato il Premio Mario Gallo di Cosenza.

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ROMAN POLANSKI


(Parigi, 18 agosto 1933) è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico polacco naturalizzato francese.
Dopo il progetto mai realizzato di un documentario sui cimiteri polacchi, il suo primo film come regista degno di ricevere attenzione internazionale è del 1962: Il coltello nell'acqua, il primo film polacco di un certo livello a non avere per tema la guerra. Questo film contiene già molte delle tematiche oscure e claustrofobiche che avrebbero segnato la carriera successiva del giovane regista, oltre a un profondo pessimismo nei confronti delle relazioni umane, e una riflessione sull'invidia dello stato sociale e sulla gelosia. Nonostante non fosse stato apprezzato dalla Polonia comunista a causa dell'assenza di redenzione sociale, il film godette di un ampio successo commerciale e di critica nei cinema occidentali, sino ad ottenere la candidatura al premio Oscar al miglior film straniero, la prima nella carriera di Polanski.

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RENE' CLAIR


(Parigi, 11 novembre 1898 – Neuilly-sur-Seine, 15 marzo 1981) è stato un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico francese.
Iniziò la carriera di regista nel 1924, distinguendosi subito con Entr'acte (Intermezzo), un cortometraggio dadaista tratto da un'idea del pittore Francis Picabia. Il suo primo successo fu il film muto Un chapeau de paille d'Italie (1927), tratto dalla farsa teatrale Un chapeau de paille d'Italie di Eugène Labiche e Marc Michel.

REMY BELVAUX


(Namur, 10 novembre 1966 – Orry-la-Ville, 4 settembre 2006) è stato un attore, regista, produttore cinematografico e scenografo belga.
Era fratello di Lucas Belvaux, attore e regista, e di Bruno Belvaux, regista teatrale.
Dal 1982 al 1984 ha studiato all'Accademia del Fumetto alle Belle Arti di Chatelet, per poi frequentare la scuola di cinema a Bruxelles. Nel 1992, insieme ad André Bonzel e a Benoît Poelvoorde, è stato regista, produttore e attore del film Il cameraman e l'assassino, presentato con successo al festival di Cannes. Il 4 febbraio 1998, a Bruxelles, è stata una delle quattro persone che hanno tirato una torta alla crema in faccia a Bill Gates, insieme a Noël Godin. È morto suicida all'età di 39 anni.

PIOTR DUMALA


(nato il 9 luglio del 1956 a Varsavia) è un regista polacco e animatore. 
La sua tecnica di animazione è originale e affascinante, tra le più interessanti degli ultimi 30 anni. I temi principali mostrati nei lavori di Dumala richiamano apparentemente il mondo dello scrittore Franz Kafka. Il suo film, Delitto e castigo, è stato incluso nella Animation Show of Shows.

PIER PAOLO PASOLINI


(Bologna, 5 marzo 1922 – Ostia, 2 novembre 1975) è stato uno scrittore, poeta, regista e giornalista italiano.
È internazionalmente considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo. Dotato di un'eccezionale versatilità culturale, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poeta, romanziere, linguista, giornalista e cineasta. Attento osservatore della trasformazione della società dal dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi italiana, ma anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti.

PHILIPPE GRANDRIEUX


Philippe Grandrieux espone la sua prima installazione video, Via la vidéo, nel 1976 a Bruxelles. Da allora si divide tra lavori sperimentali e documentari, e collabora con il canale culturale Arte. Le sue opere sono state più volte premiate. Nel 1990 fonda il laboratorio Live, che produce piani sequenza di un’ora, senza post produzione, realizzati da registi come Robert Kramer, Robert Frank e Gary Hill. Dopo molti documentari, esordisce nel 1998 con il suo primo lungometraggio d'avanguardia "Sombre",a cui farà seguito nel 2002 "Le Vie Nouvelle".


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Sombre (1998)
La Vie Nouvelle (2002)
Un Lac (2008)


PHILIPPE GARREL


Nato a Parigi il 6 aprile del 1948, è un regista e attore francese.
È figlio dell'attore Maurice Garrel e padre dell'attore Louis Garrel. Ha iniziato la sua carriera cinematografica nel 1964, scrivendo e dirigendo il suo primo film, Les Enfants Désaccordés. Nel 1969 incontra e si lega sentimentalmente a Nico, una cantautrice, attrice e modella tedesca che ha interpretato sette dei suoi film a partire da La Cicatrice Interiore (1971). La cantante ha anche interpretato il brano "Il Falconiere", utilizzato per il film Le Lit de la Vierge (1969). Il loro rapporto si è concluso nel 1979. Nel 1982, Garrel ha vinto il Prix Jean Vigo per il film L'Enfant Secret, e due anni dopo ha preso un premio a Cannes per il film Libertè la Nuit. Nel 1991 ha vinto un Leone d'Argento per il suo film di J'entends plus la guitare, che era stato nominato per il Leone d'Oro. Il suo film, Les Amants réguliers (2005) gli è valso il Leone d'Argento per la miglior regia.

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PEN-EK RATANARUANG


Nato a Bangkok nel 1962, è un regista e sceneggiatore thailandese.
Dal 1977 al 1985 studia presso il Pratt Institute di New York e successivamente diventa un illustratore freelance presso la Designframe. Durante il suo soggiorno a New York, Pen-Ek sviluppa un crescente interesse per il cinema e la visione dei film di cineasti come Federico Fellini, Woody Allen, Jim Jarmusch e Ingmar Bergman lo spingono ad intraprendere la carriera di regista. Nel 1993 comincia a lavorare presso la Film Factory di Bangkok, dirigendo molti spot pubblicitari, alcuni dei quali di successo. Nel 1997 riceve un premio al Festival internazionale della pubblicità di Cannes, e debutta con il film Fun Bar Karaoke, cominciando a girare per vari festival, tra cui quello di Berlino. Nel 2009 il suo film Nymph è stato presentato nella sezione Un Certan Regard al Festival di Cannes.

PASCAL LAUGIER


(16 ottobre 1971) è un regista e sceneggiatore francese.
Grazie al suo primo cortometraggio, Tête de citrouille, attira l'attenzione del regista Christophe Gans, osservatore di nuovi talenti per la rivista francese Starfix. 
Dopo essere stato a lungo assistente di Gans, a Laugier viene proposto di realizzare un documentario che ripercorresse la lavorazione del film Il patto dei lupi. Nel 2001 dirige il suo secondo cortometraggio 4ème sous sol, con la produzione di Gans, mentre nel 2004 debutta dietro la macchina da presa con l'horror fantastico Saint Ange, con protagonista Virginie Ledoyen. Nel 2008 dirige il crudo e controverso Martyrs, con il quale vince due premi al 
Sitges Festival internazionale del cinema della Catalogna.



OLIVIER ASSAYAS


Olivier Assayas (Parigi, 25 gennaio 1955) è un regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese. Ha ereditato la passione per il cinema dal padre, sceneggiatore e adattatore di romanzi per il cinema e la televisione.
Il suo primo cortometraggio, Copyright (1979), gli vale la proposta da parte di Serge Toubiana e Serge Daney di collaborare ai Cahiers du cinéma, rivista per la quale scrive dal 1980 al 1985, rivelando una particolare attenzione nei confronti del cinema orientale. Nel frattempo, appassionato di musica rock scrive anche per Rock & Folk, collabora come sceneggiatore con Laurent Perrin e André Téchiné e gira altri cortometraggi. Nel 1986 debutta alla regia con un lungometraggio ambientato tra le bande giovanili parigine, Désordre - Disordine. I conflitti generazionali e le difficoltà di relazione interpersonale sono al centro dei suoi film successivi: Il bambino d'inverno (1989), Contro il destino (1991), interpretato da uno degli attori simbolo della Nouvelle Vague, Jean-Pierre Léaud, e soprattutto L'eau froide - L'acqua fredda (1994), versione lunga del televisivo La page blanche (per la serie Tous les garçons et les filles de leur âge), che rivela il talento dell'attrice Virginie Ledoyen. Nel 1996 dirige la sua opera più celebrata, Irma Vep, omaggio al pioniere della cinematografia francese Louis Feuillade e al cinema di Hong Kong: protagonista del film è l'attrice Maggie Cheung, che sarà sua moglie dal 1998 al 2001. La passione di Assayas verso il cinema asiatico si manifesta anche nel 1997 in un documentario-tributo al regista taiwanese Hou Hsiao-Hsien. Nel 2000 Assayas dirige una grossa produzione in costume, Les Destinées sentimentales, tratto da un romanzo di Jacques Chardonne, con Emmanuelle Béart e Isabelle Huppert. Nei successivi Demonlover (2002), ambientato nel mondo della produzione dei manga, e Clean (2004), sull'ambiente del punk-rock, quest'ultimo di nuovo con Maggie Cheung protagonista, Assayas torna alla forma cinematografica sperimentale e ad una narrazione più intimista. Nel 2005 dirige un episodio del film collettivo Paris, je t'aime, dedicato al III arrondissement di Parigi e nel 2007 partecipa a Chacun son cinéma, film celebrativo prodotto per il Festival di Cannes da Gilles Jacob, composto da 33 brevi cortometraggi d'autore.

NICO MASTORAKIS


(nato il 28 aprile del 1941 ad Atene, Grecia) è un regista greco di film d'exploitation. 
Noto tra gli appassionati per il suo famigerato Island of Death. Mastorakis è anche produttore radiofonico.

venerdì 27 aprile 2012

NACHO CERDA'


(1969) è un regista e sceneggiatore spagnolo.
Noto anche come Ignacio Cerdà, deve il successo al controverso cortometraggio del 1994, "Aftermath" che vede come tema affrontato la necrofilia. Un anno dopo aver prodotto il film, è stato accusato di essere la persona che ha diretto la famigerata pellicola sull'autopsia aliena. Tuttavia, l'accusa è stata ritirata subito dopo che si è scoperto che il vero regista di quelle riprese era Ray Santilli.

R E L A T E D   F I L M S

The Awakening (1990)
Aftermath (1994)
Genesis (1998)

MATTHEW BARNEY


(San Francisco, 25 marzo 1967) è un artista, regista e scultore statunitense.
Si esprime attraverso opere multimediali, installazioni, scultura, fotografia e disegno. La sua opera più nota è il ciclo di film The Cremaster, che gli è valso il premio Europa 2000 alla 45° Biennale di Venezia nel 1993 e, nel 1996, lo Hugo Boss Prize indetto dal museo Guggenheim.
È noto anche per il suo progetto Drawing Restraint, antecedente al Cremaster cycle e tutt'oggi in corso; si ricorda per questo, la collaborazione con sua moglie Björk in Drawing Restraint 9. La Gladstone Gallery di New York, la galleria che lo rappresenta in esclusiva, ospita alcune delle opere del progetto, comprese sculture legate alla pellicola, la pellicola stessa e un incompiuto, Drawing Restraint 13: The Instrument of Surrender. 

R E L A T E D   F I L M S

MARINA ABRAMOVIC


Marina Abramović (Belgrado, 30 novembre 1946) è una artista serba, attiva nel campo della performance art. Tra le sue installazioni più note ricordiamo Bed from Mineral Room del 1994 e Cleaning that Mirror del 1995. Ha vinto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 1997. Il lavoro della Abramović esplora la relazione tra performer e pubblico, i limiti del corpo e le possibilità della mente.

R E L A T E D   F I L M S

MARCO BELLOCCHIO


(Bobbio, 9 novembre 1939) è un regista e sceneggiatore italiano.
Nel 1959 frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e nel 1962 acquisisce il diploma di regia, per poi proseguire a Londra i suoi studi sul cinema. Tornato in Italia lavora al suo primo lungometraggio: a Bobbio, suo luogo di nascita, in provincia di Piacenza, all'età di 26 anni, dirige I pugni in tasca (1965), in cui già si nota il suo anticonformismo, così come nei successivi La Cina è vicina (1967, presentato al Festival di Venezia e vincitore del Gran premio della giuria) e Il popolo calabrese ha rialzato la testa (Paola) (1969). 
Il 9 settembre scorso, alla 68° Mostra del Cinema di Venezia, Marco Bellocchio ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera.

MAYA DEREN


(Kiev, 29 aprile 1917 – New York, 13 ottobre 1961) è stata una regista statunitense di origine ucraina, attiva negli anni quaranta e anni cinquanta del XX secolo.
Maya Deren, il cui vero nome era Eleanora Derenkovskaja, nacque a Kiev pochi mesi prima dello scoppio della rivoluzione d'Ottobre, in una famiglia ebrea benestante. Entrambi i genitori di Elin'ka erano persone di grande cultura, e in particolare il padre era uno psichiatra allievo di Pavlov. Le allusioni psicoanalitiche che affiorano nelle opere di Maya Deren sono in parte dovute all'influenza dell'ambiente familiare, la stessa Eleonora si definisce un'escrescenza della mente paterna. Le simpatie trotskijste del padre e il crescente timore di rappresaglie antisemite indussero i Derenkovskij a lasciare l'Unione Sovietica nel 1922 per trasferirsi a Syracuse, New York, negli Stati Uniti. I Derenkovskij ottennero la cittadinanza statunitense nel 1928, adottando il cognome di Deren. All'inizio degli anni '40, usando parte dell'eredità paterna, Deren acquistò di seconda mano la sua prima cinepresa, una Bolex 16mm, che usò per girare il suo primo film, Meshes of the Afternoon (1943), da molti considerato il suo capolavoro, e una delle pellicole più influenti della storia del cinema statunitense. Nello stesso anno, Eleanora adottò il nome d'arte di Maya che Arthur Schopenhauer intendeva come illusivo binomio tra realtà e sua rappresentazione, vettori che percorrono trasversalmente la carriera dereniana. Il nome "Maya" si riferisce inoltre all'omonima divinità indù e alla madre del Buddha, in questo periodo i coniugi Hammid si avvicinano alla fede buddhista, la lettura del The tibetan book of Dead influenza molte delle scelte stilistiche di Meshes of the Afternoon come la famosa figura in nero con il volto di specchio che ellitticamente ritorna nel corso del film o la "doppia soggettiva" dello specchio con Sasha, è nota pratica buddhista di depersonalizzazione l'osservare il mondo attraverso la realtà filtrata dello specchio, ancora una volta realtà e sua rappresentazione, che così diventano vettori trasversali a tutta la carriera dereniana. Un nome decisamente metacinematografico. Hamid contribuì alla realizzazione di Meshes of the Afternoon, in cui recitò insieme alla stessa Deren. La loro unione durò solo alcuni anni. Hamid in seguito si sposò con Hella Hamon, un'amica comune della coppia, che aveva contribuito alla realizzazione del secondo film di Deren, At Land (1944). Meshes of the Afternoon procurò alla sua autrice una certa notorietà presso i circoli dell'avanguardia newyorkese gravitanti intorno al Greenwich Village. In quegli anni Deren ebbe modo di conoscere e frequentare intellettuali come la scrittrice Anaïs Nin, l'artista Marcel Duchamp, il compositore John Cage e il filosofo Gregory Bateson, al quale si legò anche sentimentalmente per un breve periodo. Il suo secondo film, At Land, fu realizzato nel 1944, sempre in 16mm. Le prime due pellicole di Deren sono caratterizzate da un uso poetico delle immagini, legate tra loro non secondo criteri (crono)logici, ma simbolici e associativi. In esse si può scorgere l'influsso degli autori del Surrealismo, come Luis Buñuel e Jean Cocteau. A breve seguirono A Study in Choreography for Camera (1945) e Ritual in Transfigured Time (1946) con la partecipazione di Anaïs Nin e le performance dei danzatori Rita Christiani e Frank Westbrook. 

R E L A T E D   F I L M S