venerdì 28 ottobre 2011

PETER TSCHERKASSKY

(Vienna, 3 ottobre 1958) è un cineasta d'avanguardia austriaco.
Tra il 1977 e i 1979 studia giornalismo e scienze politiche all'Università di Vienna. È durante questi anni che scopre il cinema d'avanguardia, attraverso le conferenze di P. Adams Sitney che si tengono al Museo del cinema austriaco. Sarà lui la prima rivelazione che lo spingerà verso il cinema sperimentale. È nel 1979 che acquista la prima cinepresa Super 8 con cui inizia a girare alcuni film. I suoi due film più noti, Outer Space e Dream Work, sono dei found footage film e sono realizzati con le immagini del film horror Entity di Sidney J. Furie.

venerdì 7 ottobre 2011

MIKE LEIGH

(Salford, 20 febbraio 1943) è un regista e sceneggiatore britannico.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali per i numerosi film da lui girati. Nella sua opera prevalgono i toni dimessi e le storie semplici di persone spesso appartenenti alla classe popolare. Le sue pellicole sono solitamente ambientate a Londra. Nel 1971 realizza il primo lungometraggio, che ottiene subito un riconoscimento al Festival di Locarno, ma non incontra un significativo riscontro di pubblico. Negli anni successivi Leigh gira diversi cortometraggi per la televisione affinando il suo stile e facendosi un nome nel settore. Ma è solo alla fine degli anni ottanta che ritorna al cinema con Belle speranze. Da questo momento in poi diventa un regista di riferimento del cinema inglese con le prove di grande intensità offerte da film come Naked - Nudo, Segreti e bugie e Il segreto di Vera Drake, film che lo designano come uno dei massimi esponenti del realismo inglese.


lunedì 3 ottobre 2011

ELIAS MERHIGE

(Brooklyn, 1964) è un regista statunitense.
Attivo dal 1983, ha diretto sette film e quattro video musicali tra cui Cryptorchid e Antichrist Superstar di Marilyn Manson. Il film che lo ha fatto conoscere tra gli appassionati del genere horror/sperimentale è Begotten (1991).


MARCO FERRERI

(Milano, 11 maggio 1928 – Parigi, 9 maggio 1997) è stato un regista, sceneggiatore e attore italiano.
Regista amato dalla critica, anche se a fasi alterne, più che dal pubblico, i suoi film raccontano in modo tipicamente stralunato la decadenza di una società, rappresentata anche nei suoi aspetti scatologici, e il più delle volte terminano con la fuga, l'automutilazione o la morte dei protagonisti. Ai tempi della commedia all'italiana, quindi fino a ben oltre gli anni '70, Ferreri veniva considerato il più controcorrente tra i registi/autori italiani e il meno disposto a fare concessioni al gusto del pubblico. Dopo aver fatto la comparsa nei film di Alberto Lattuada Il cappotto (1952) e La spiaggia (1953), Ferreri viaggia tra Italia, Francia e Spagna come pubblicitario. Nel 1958 a Barcellona incontra Rafael Azcona e i due dirigono il film El pisito (1958) a cui seguono Los chicos (1959) e El cochecito (1960). Il discreto successo di questa triade spagnola consente a Ferreri e Azcona di tornare in Italia. In patria Ferreri dirige due degli undici episodi di Le italiane e l'amore (1961) scritti da Azcona che divenne il suo sceneggiatore. Con il film Una storia moderna: l'ape regina (1963) interpretato dall'alter-ego di Ferreri, Ugo Tognazzi, e Marina Vlady, inizia il suo impegno intellettuale al cinema. Il film ha delle abbondanti censure e solo nel 1984 si avrà la versione integrale. Segue il film La donna scimmia (1964) grottesca storia di un uomo che sposa una donna-scimmia e la sfrutta come attrattiva circense; dopo l'episodio Il professore di Controsesso (1964) tratta dell'adulterio e del rapporto che la Chiesa ha con esso in Marcia nuziale (1965). Dopo Tognazzi, dirige Mastroianni nell'episodio L'uomo dei cinque palloni che s'inserisce nella commedia Oggi, domani e dopodomani (1965). Dopo una breve partecipazione al film dell'amico Tognazzi Il fischio al naso (1967), realizza il film L'harem (1967) con Renato Salvatori e Gastone Moschin; l'anno seguente dirige Dillinger è morto visione onirica del gioco di un adulto interpretato da uno splendido Michel Piccoli. Dopo questo lavoro e la partecipazione a Porcile (1969) di Pier Paolo Pasolini in cui interpreta un ridicolo fascista s'apre l'età d'oro di questo munifico regista. Prevede la fine del mondo nel grottesco Il seme dell'uomo (1969), in cui assistiamo a scene di sesso e di antropofagia, e continua con L'udienza (1971) in cui un uomo cerca in tutti i modi di essere ricevuto dal Papa a cui deve dire qualcosa che nel film non viene svelato. Il più noto tra i film di Ferreri è senz'altro La grande abbuffata (1973), dove alcuni amici (interpretati da Tognazzi, Noiret, Mastroianni, Piccoli) si incontrano in una villa, e lì consumano cibo, bevande, sesso, amicizia, fino a stare male, fino a uccidersi. Con L'ultima donna (1976) troviamo il concetto di homo eroticus e di donna-oggetto che viene scelta secondo canoni sessuali pure se alla fine si vendica spingendo l'uomo ad evirarsi; il cast formato da Gerard Depardieu e Ornella Muti li vede completamente nudi per quasi tutta la durata della pellicola. Dopo La casa del sorriso (del 1990, ultimo film italiano ad aver vinto l'Orso d'Oro al Festival del Cinema di Berlino) e La carne (1991), un esito meno fortunato ha avuto Diario di un vizio (1993). Ferreri si accomiata dal cinema con Nitrato d'argento (1996). Muore d'infarto il 9 maggio 1997 a 69 anni.

R E L A T E D   F I L M S

PIOTR KAMLER

(1936) è un animatore polacco, che lavorò fondamentalmente in Francia, avvalendosi spesso, per il commento musicale, di Bernard Parmegiani, l'esponente più rilevante della musicale elettronica francese. L'opera prima è datata 1961 e durante la decade, fu molto attivo. Da metà anni '70 fino a metà '80, se ne perdono le tracce: è in questo periodo che realizza il suo primo e unico lungometraggio, Chronopolis. Presentato inizialmente con una durata di 62 minuti, fu ridotto a 52 dallo stesso autore nel 1988. Il nuovo testo, naturalmente, presentava dei mutamenti radicali; il più significativo fu l'eliminazione del narratore, in questo modo Chronopolis divenne film muto musicato.

domenica 2 ottobre 2011

YURI NORSTEIN

(Andreevka, 15 settembre 1941) è un regista russo, considerato uno dei più grandi maestri del cinema d'animazione russo.
La sua opera comprende alcuni capolavori come L'airone e la gru (URSS, 1974), Il riccio nella nebbia (URSS, 1975), Il racconto dei racconti (URSS, 1979); attualmente sta lavorando ad un film di animazione basato sul racconto Il cappotto dello scrittore russo Gogol'.