mercoledì 4 maggio 2011

GERMAINE DULAC

Il suo vero nome era Germaine Saisset-Schneider - era nata a Amiens nel 1882 (morì nel 1942 a Paris), fu regista cinematografica e giornalista. Iniziò a fare esperienza in campo teatrale: nel 1908 scrisse senza successo la commedia L'impresa. Realizzò alcuni films fondamentali nella storia della cinematografia francese, fu la prima donna a realizzare un lungometraggio. Per la sceneggiatura di Louis Delluc dirige Festa spagnola (Fête espagnole, 1919), un film privo di enfasi, sobrio, conciso: la Dulac e Delluc tentano di portare sullo schermo le loro idee sul cinema muto: l'ispirazione poetica pervade un intreccio melodrammatico, su cui ha la meglio il senso della festa popolare. Seguì : "La belle dame sans merci" (1921). Nel 1923 diresse la sua opera migliore, La sorridente Madame Beudet (La souriante Madame Beudet, 1923), da un testo teatrale di Amiel e Obey. Il film è una visione della coppia borghese in una ottica femminile e un poco femminista. Dopo la morte di Delluc, la Dulac si dedicò al Ciné-Club da lui fondato. Divenne presidente della Fédération des Ciné-Clubs. Diresse i cinegiornali delle Actualitès françaises dal 1936 al 1940. Come regista diresse poi: "Ame d'artistes" (1925), La conchiglia e il clergyman (La coquile et le clergyman, 1926) esperimento futurista su soggetto di Antonin Artaud che però ne sconfessò la realizzazione, "L'Oublié " (1927), "Arabesques" (1928) cortometraggio dedicato alle musiche di Debussy, "Disque 927 " (1929) cortometraggio astratto su musica di Chopin. Dulac non si limitò al ruolo della cineasta, ma contribuì a dare al cinema consapevolezza critica e estetica. Per lei il cinema era un mezzo espressivo "puro e integrale", vera e propria "sinfonia visiva".

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